Ordinazione di due nuovi sacerdoti
Attivate due nuove Missioni
all’Aquila e Salerno
Sabato 15 ottobre, nella cattedrale di via Bovino n. 43 (Villaggio Breda – quartiere Torre Gaia – loc. Grotta Celoni Roma) durante la Divina Liturgia in rito gallicano italico, Sua Beatitudine Filippo, Arcivescovo Metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana, coadiuvato dal corepiscopo padre Alessandro di Roma e da padre Sergio di Frosinone, ha ordinato sacerdoti padre Masseo Emilio (al secolo Gian Luca Boni), baccalaureato in teologia ed ex frate francescano conventuale, una persona di grande umanità e preparazione teologica e padre Marco Barra di Salerno, diacono salernitano.
dal Vangelo secondo Matteo (20,25-28)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Per il Canone 49 del Codex Canonum della C.O.I.:
Comma 1) Il presbitero è il ministro del culto ordinato per il sacerdozio (ad sacerdotium) che ha ricevuto, in una specifica ordinazione, il mandato di presiedere il culto, guidare la comunità cristiana e annunciare la parola di Dio.
Comma 2) l’attività del presbitero è finalizzata al servizio della comunità cristiana in un’ottica di carità pastorale, che si concretizza nel triplica compito:
- a) Presidenza della liturgia;
- b) guida della Comunità;
- c) annuncio della parola.
I tre compiti (tria munera) sono modellati a imitazione di Cristo: sacerdote, re (servo) e profeta.
(nella foto: ordinazione padre Marco Barra)
Comma 3) Per la consacrazione a presbitero che il candidato:
- a) sia uomo di fede, buoni costumi, pietà, zelo per le anime, saggezza, prudenza e virtù umane, e inoltre dotato di tutte le altre qualità che lo rendono adatto a compiere l’ufficio in questione;
- b) sia irreprensibile e goda di buona reputazione;
- c) se sposato sia un buon marito e padre di famiglia, con figli credenti e che non possono essere accusati di dissolutezza o siano insubordinati;
- d) abbia almeno 30 (trenta) anni di età. (ex canone 14 Concilio Ecumenico di Costantinopoli)
- e) sia stato Diacono per almeno 3 (tre) anni;
- f) abbia conseguito il diploma in Teologia all’Accademia Ortodossa San Nicodemo l’Aghiorita o in altro in istituto statale o religioso approvato dalla Cancelleria Metropolitana, oppure sia riconosciuto esperto in tali discipline e ne sia dichiarato degno dal Vescovo, sentito l’Arcivescovo Metropolita;
(nella foto ordinazione padre Masseo Emilio)
Comma 4) Ogni presbitero incardinato in una diocesi (Eparchia o Esarcato), oltreché in un monastero o altro istituto di vita consacrata o prelatura personale, sotto l’autorità, di un vescovo, od anche di un superiore religioso o del prelato della prelatura personale.
Comma 5) Tutti i presbiteri operano alle dirette dipendenze dei vescovi.
- a) I presbiteri che non appartengono ad alcuna congregazione religiosa formano il clero secolare.
- b) I membri di una congregazione monastica che sono stati ordinati presbiteri sono chiamati ieromonaci, e costituiscono il clero regolare (perché la loro vita è disciplinata dalla “regola” dell’istituto di appartenenza).
Comma 6)Il presbitero che guida una Parrocchia, cioè una Comunità locale di fedeli è detto Parroco; se guida un Santuario o gli è affidata una cattedrale è detto Rettore; se cura una Cappellania è detto Cappellano.
Comma 7) I chierici non possono esercitare il servizio liturgico in altre città senza essere stati invitati dal vescovo del luogo ed essere stati autorizzati con lettere commendatizie del proprio vescovo. (*2)
Comma 8) Chi appartiene all’ordine sacerdotale non può unirsi in matrimonio con una donna infedele o eretica.
Comma 9) Il presbitero che viene elevato ad Arciprete (Corepiscopo), o per dirigere un Decanato (Vicariato) o per svolgere rappresentanze esarchiali o luogotenenze diocesane o per svolgere incarichi particolari quale proto gerarca della Chiesa prende il nome di Corepiscopo. Se ieromonaco prende il nome di Archimandrita. Archimandrita è anche lo ieromonaco che dirige una congregazione monastica.
Padre Masseo, essendo anche monaco è stato ordinato Ieromonaco (sacerdote e monaco), fa parte del clero regolare, è stato incardinato nell’Arcidiocesi di Roma e andrà a dirigere la costituenda Missione “San Francesco” dell’Aquila (Abruzzo), mentre padre Marco, sacerdote uxorato, facente parte del clero secolare, già incardinato nella Diocesi di Napoli, andrà a dirigere la Missione “San Matteo” di Salerno.
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