Ucraina

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Aiuti SÌ – Guerra NO

I recenti avvenimenti in Ucraina, dove si svolge una guerra fratricida tra grandi e piccoli russi, popoli che hanno in comune una stessa origine (la Rus’ di Kiev), una stessa storia e una stessa Fede, stanno creando una situazione che se non viene al più presto risolta, oltre che a maggiori lutti e distruzione nelle terre ucraine, c’è il rischio che possa trascinare l’umanità alla terza guerra mondiale. 

La posizione della nostra Chiesa al riguardo dell’invasione russa è chiara ed è stata ampliamente illustrata su questo sito il 9 marzo u.s. (Beati gli operatori di Pace), ciò detto le sanzioni, l’invio di armi, l’allargamento della NATO e l’accerchiamento della Russia, rischiano di far sì che una guerra regionale si trasformi in mondiale con conseguenze disastrose per l’umanità.   

La nostra Chiesa è vicina ai popoli sofferenti dell’Ucraina ed anche al popolo russo, oggetto di continua e crescente ostilità nel nostro Paese come in tutto l’Occidente e lo ha dimostrato ampiamente, infatti molti nostri sacerdoti e fedeli si sono adoperati per mandare aiuti alle popolazioni martoriate dell’Ucraina e, al contempo, siamo vicini ai nostri fratelli russi che vengono ingiustamente boicottati o osteggiati.

Riguardo agli aiuti citiamo l’opera dei nostri monaci antoniani, ed in particolare dello ieromonaco padre Elia (Favazzo) a Reggio Calabria; del nostro portavoce dott. Michail Emi Maritato che con l’associazione AssoTutela ha inviato in Ucraina numerosi Tir di aiuti alimentari e sanitari; padre Franco (Altobello) a Latina; padre Giovanni e la parrocchia di Roma Anagnina; il nostro seminarista Giustino Bruno a Pescara; la nostra magione templare dell’astigiano; ecc. ecc. 

 

Per quanto attiene  i russi, la maggioranza di essi  non ha partecipato alla manifestazione indetta dagli “Amici della Grande Russia” per difendere, sia l’amicizia russo-italiana e i legami storici che uniscono la Prima e la Terza Roma, che  la cultura russa che viene oscurata anche nei nostri atenei, come se Dostoevskij fosse responsabile delle guerre o dei crimini effettuati dai governi di Stalin o di Putin.

Ai giornalisti presenti in piazza Santi Apostoli a Roma non interessava parlare della cultura russa ma unicamente conoscere l’opinione dei russi che abitano in Italia in merito alla guerra, mettendo in difficoltà gli stessi, perché qualora si sarebbero espressi in modo negativo avrebbero avuto problemi in Russia e se l’avessero avallata, nel nostro Paese. 

Compito delle Chiese Ortodosse è quello di aiutare le popolazioni e pregare per la Pace. Chi volesse aiutare concretamente le vittime di questa assurda, e speriamo non lunga, guerra può contattare la Confraternita del Buon Samaritano, email: confraternitabuonsamaritano@gmail.com, nostra associazione di volontariato o concordare con  la nostra Chiesa, chiesaortodossaitaliana@gmail.com,  liturgie o veglie di preghiera o iniziative per la promozione della Pace.     

 

Ai fedeli di Roma ricordiamo che domenica (22 maggio)  mattina, ci sarà la festa patronale, con processione, della Parrocchia Santi Imperatori “Costantino ed Elena” di Roma Anagnina (Metro Anagnina – via Roccella Ionica n. 6), i fedeli e il clero romano sono invitati ad intervenire.

 

 

Chiesa Ortodossa Italiana

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