Missione sant’Elia lo Speleota
Fratel Elia (Vittorio Favazzo)
un missionario al servizio dei poveri
Si è costituita a Reggio Calabria e Melicuccà la Missione “Sant’Elia, lo speleota”, dedicata a un santo ortodosso greco-calabro del IX secolo nato a Reggio Calabria e morto a Melicuccà. In tale cittadina è presente una grotta dove ha vissuto e che è ancora meta di pellegrinaggi devozionali sia da parte dei fedeli ortodossi che di quelli cattolici. Responsabile della missione è stato nominato fratel Elia (al secolo Vittorio Favazzo), diacono “eletto” della Chiesa Ortodossa Italiana. Fratel Elia è un personaggio molto noto nella città di Reggio Calabria, dove da anni fa apostolato tra i poveri, gli indigenti e i senzatetto. La storia di questo diacono è interessante: a 19 anni, dopo aver effettuato a Roma degli studi di comunicazione per la professione di regista e documentarista venne a contatto con le baraccopoli esistenti nella periferia della Capitale rimanendone fortemente impressionato. Successivamente conobbe, grazie ad un dvd del regista Franco Zeffirelli: “Fratello Sole, Sorella Luna” la spiritualità francescana e decise di seguirne la strada e dedicare la sua vita alla preghiera e all’aiuto dei bisognosi perché, come sostiene: “nasciamo polvere, ma non dobbiamo morire polvere. Dobbiamo vivere per il bene agli altri, dare il bene è infinitamente meglio che riceverlo. Questo diventa un precetto di vita materiale e spirituale: dobbiamo capire le necessità degli altri per fornire loro un aiuto”. Per seguire questa vocazione fratel Elia ha cominciato ad andare negli Ospedali per consolare gli ammalati, evangelizzare ed aiutare i poveri. Per essere vicino agli ultimi, comprenderne i bisogni, condividerne la vita e portare a loro la parola di Gesù, per sua scelta, è vissuto tra i più “barboni” di Palermo, condividendone le difficoltà, vivendo con loro per strada e dormendo sulle panchine o nei prati. Questa esperienza ha rafforzato la sua fede, tanto che ci ha detto: “nella povertà c’è amore, c’è spiritualità, c’è un rapporto più diretto con Gesù”. Animato da profondo spirito ecumenico, fratel Elia lo troviamo a servire alla mensa del Convento di San Francesco di Reggio Calabria, ad aiutare gli immigrati e i senza tetto reggini, accompagnare i disabili nelle loro necessità ecc. La sua forte spiritualità lo ha portato ad intraprendere numerosi pellegrinaggi (tra i quali: Tindari, Assisi e Santiago di Compostela), rigorosamente a piedi, perché, come sostiene: “muovendosi a piedi si ha l’opportunità di parlare, conoscere, approfondire. E poi il cammino non è altro che l’immagine di un cammino più grande verso la fede”. Fratel Elia (Vittorio Favazzo), riprendendo la spiritualità di sant’Elia lo speleota, e sulle orme e secondo l’aspirazione di mons. Leopoldo Adeodato Mancini, vescovo ortodosso di venerata memoria, riattiverà anche il culto locale del santo sia a Reggio che a Melicuccà (Melikukià in grecanico o greco-calabro), cittadina nata intorno alle grotte dove vivevano sant’Elia e i monaci che lo avevano seguito e che ha dato i natali a due santi ortodossi calabresi: san Luca il Grammatico e san Nicodemo l’umile.
Missione sant’Elia lo Speleota
Fratel Elia (Vittorio Favazzo)
un missionario al servizio dei poveri
Chiesa Ortodossa Italiana
Via Appia Nuova n. 612 – 00179 ROMA
telefono: +39 0621119875 – email: chiesaortodossaitaliana@gmail.com C.F. 930053400045
Beati coloro che vivono con il Cristo dei poveri nel cuore
e la saggezza umana nella mente. Amare gli altri è amare se stesso.