Voi siete uno – San Nicola – esicasmo

Voi siete uno – San Nicola – esicasmo

Voi siete Uno

un pellegrino convertito all’ortodossia, tra Monte Athos, Sinai e Samarcanda per l’Unità dei Cristiani

 

Emanuele Franz è un filosofo, scrittore e mistico friulano che nel marzo 2022 ha scoperto la spiritualità ortodossa, dove ha visto quella Retta Fede (Ortodossia) smarrita  dauna Chiesa occidentale ormai debole e impotente di far fronte a una crisi di valori, che impone di presentarsi a Dio con una maschera in faccia“,  e constatato che “Il divario fra il cattolicesimo occidentale e l’ortodossia  è tale da farmi ritenere che la prima sia una cosa analoga a una rievocazione storica mentre la seconda a una evocazione vera e propria. Mentre il cattolicesimo emula qualche cosa di lontano, come il disegno di qualcosa, l’ortodossia è quel qualcosa di originario. Questo lo si vede molto chiaramente dalla devozione, l’abbandono di sé tipico del fedele ortodosso“.

Delle sue esperienze spirituali ha scritto un interessantissimo libro:  “VOI SIETE UNO Diario di un pellegrino convertito all’ortodossia, fra Monte Athos, Sinai e Samarcanda per l’Unità dei cristiani” dove ripercorre la sua ricerca spirituale e i numerosi pellegrinaggi 

come quello sul  Monte Athos, Repubblica teocratica autonoma e indipendente, formalmente facente capo al Patriarcato di Costantinopoli, situata nella penisola calcidica, in Grecia, vere e propria  “scuola e modello dell’intera ortodossia … una penisola con quasi 2000 monaci distribuiti su 20 monasteri. Praticamente un immenso tempio a cielo aperto.

 

Il  percorso di questo nostro fratello verso l’ortodossia è, per la mentalità italiana, più unico che raro e può ricollegarsi unicamente a esperienze medievali antiche quali la spiritualità francescana o i movimenti pauperistici trecenteschi tipo gli umiliati, movimenti ai margini della Chiesa cattolica, spesso in contrasto, se non perseguitati (compresi i francescani “spirituali” e i “fraticelli“) dalle istituzioni ecclesiastiche.

Aver sperimentato forme di spiritualità estrema quali la “stoltezza” in Cristo e l’anacoretismo murato, è una cosa inusuale nella nostra Nazione e, al più retaggio di antiche pratiche pre-Concilio di Trento.

C’è voluto veramente tanto coraggio per prendere la decisione di vivere, novello Diogene, non in una botte ma in un cassonetto dell’immondizia e girare nel proprio paese scalzo e vestito soltanto di un sacco di juta mettendo in imbarazzo i parenti ed esponendosi alla derisione e allo scherno della gente che, se non tutti, sicuramente molti di loro, ti avranno preso per pazzo.

Questa forma di spiritualità, che i russi chiamano jurodstvo (stoltezza in Cristo), molto conosciuta nell’ortodossia orientale, nell’occidente secolarizzato e in rapida scristianizzazione è completamente ignota e uno jurodivyj italiano è un caso più unico che raro.

Anche il farsi murare vivo in una stanza, seppur nel medioevo sono stati documentati, anche in Italia, casi di anacoreti che si facevano chiudere vivi in una cella costruita dietro una chiesa la cui porta veniva murata nel corso di una speciale cerimonia condotta dal locale vescovo dopo che l’anacoreta si era trasferito all’interno della struttura è, negli ultimi secoli, una forma di religiosità assolutamente sconosciuta e dimenticata.

Queste forme “estreme” di spiritualità hanno mostrato oltre l’indubbia santità della tua persona, che ha anteposto l’unione con Dio (theosis) al giudizio umano, anche la vicinanza delle persone pie e dei fanciulli che, come scrivi nel libro: “i piccoli, che sono gli unici depositari della Rivelazione, vedono purezza laddove altri vedono lordura”, purtroppo poi, crescendo, vengono sviati da una società edonistica e materialistica che ha abbandonato la Fede in Dio o, al più, si disinteressa della sua o non esistenza. Tra le frasi che ci hanno colpito del novello giullare di Dio friulano: “noi non moriremo per Cristo, noi vivremo per Cristo” ricercando quella “Unità contro il consumismo e la menzogna” che dovrebbe unire tutti i credenti contro i “Servi delle potenze globaliste (e cattoliche?) che vogliono dividere l’ortodossia in mille pezzi” e portare l’umanità alla terza guerra mondiale.

Costituita Missione San Nicola di Mira ad Apricena (FG)

Si è costituita ad Apricena (La Prucìne in dialetto foggiano), cittadina situata tra il Tavoliere delle Puglie e il Gargano, famosa per la presenza di cave da dove si estrae la “pietra di Apricena“, una dura e apprezzata pietra calcarea i cui colori vanno dal beige, all’avorio al rosato. La cura pastorale della Missione è stata affidata alla cura pastorale del dott. Nicola Marrone (diacono), noto ricercatore farmaceutico che ha svolto, per decenni,  la sua attività di ricerca a Lugano (Canton Ticino – Svizzera).   

Campomarino – Concluso Corso di preparazione all’Esicarmo

Si è concluso, presso la Parrocchia “San Nicola di Myra” di Campomarino (Kemarini), un paese arbëreshë della provincia di Campobasso, il Corso di Preparazione all’Esicasmo, diretto da padre Gianni De Paola e organizzato dall’Università Popolare del Molise “Paracelso” in collaborazione con l’Accademia Ortodossa San Nicodemo l’Aghiorita.

Hanno superato, con profitto, il corso le seguenti persone:

  • Sonia Bartoli
  • Santa Calì
  • Maria Caforio
  • Simona Domenichini
  • Regina Ede

  • Maria Gentile
  • Antonio Manfredi
  • Monika Štaudnerová
  • Maria Grazia Ronconi

A tutti i corsisti verrà rilasciato un Attestato di partecipazione al Corso.

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