Scegliamo la Vita
La Chiesa Ortodossa Italiana alla Manifestazione per la Vita
La posizione della Chiesa Ortodossa Italiana in difesa della vita e contro le pratiche abortive è chiara, conforme alle Sacre Scritture, ai Consigli Ecumenici e alla Tradizione. ed è espressamente formulata nel Codex Canonum della Chiesa, approvato il 22 agosto 2019 con Bolla Apostolica “Codex Ecclesia Orthodoxa Italica” dal Santo Sinodo (prot. N. 14/19) al Canone 82 – Difesa della Vita ed Aborto
Comma 1) La Chiesa Ortodossa Italiana ritiene che, come da insegnamenti biblici, evangelici e conciliari (*1): “l’uomo è fatto ad immagine di Dio al momento del concepimento” la vita umana deve essere difesa fin dal concepimento.
Comma 2) Fedele agli insegnamenti divini per i quali «Dio non ha fatto la morte, né si rallegra per la fine dei viventi!» (Sap. 1, 13), dei comandamenti “crescete e moltiplicatevi” (Genesi 1,27) e “non uccidere” (Esodo 20) e della Didaché dove è detto chiaramente: «Tu non ucciderai con l’aborto il frutto del grembo e non farai perire il bimbo già nato» (Capitolo II,2) la Chiesa Ortodossa Italiana Autocefala, nel solco della tradizione vetero e neotestamentaria condanna la pratica dell’aborto procurato e volontario come peccato grave contro la morale e la fede cristiana ed equipara l’aborto procurato all’omicidio.
Comma 3) Parimenti sono condannate le pratiche atte a provocare la sterilità, pratiche già condannate da S. Agostino d’Ippona: «Talvolta questa crudeltà libidinosa o questa libidine crudele giungono a procurarsi delle pozioni che rendono sterili. Se il risultato non viene raggiunto, la madre estingue la vita ed espelle il feto che era nelle sue viscere, di modo che il bimbo muore prima d’esser vissuto o, se il bimbo viveva già nel seno materno, viene ucciso prima di nascere»(*2). E’ peccato grave, pertanto, sopprimere la fertilità usando anticoncezionali perché viene negato il significato inerente alla sessualità matrimoniale e pregiudicato l’unione della coppia.
Comma 4) I fedeli della Chiesa facenti parte del personale sanitario ed esercente le attività ausiliarie è tenuto a sollevare l’obiezione di coscienza e chiedere di essere esonerato dal prendere parte agli interventi per l’interruzione della gravidanza in quanto pratica contraria al diritto alla vita dell’embrione.
Note
(*1) – canone 91 del Concilio Trullano
(*2) – S. Agostino d’Ippona – De nuptiis et concupiscentiis
Domenica 20 maggio a Roma si è svolta la Manifestazione per la Vita organizzata dal movimento Pro Vita e Famiglia onlus, organizzazione diretta da Maria Rachele Ruiu e Jacopo Coghe alla quale hanno partecipato migliaia di persone con l’adesione di oltre 120 associazioni, con striscioni quali “Scegliamo la Vita”, “meglio in braccio che sulla coscienza“, “Aborto uguale bimbi e bimbe morti“, “ogni aborto è un bambino morto” ecc., ha partecipato anche una delegazione della Chiesa Ortodossa Italiana guidata dal nostro Arcivescovo Metropolita S.B. mons. Filippo Ortenzi, accompagnato da diversi fedeli, tra i quali ricordiamo padre Sebastiano e il nostro amico Silvano Olmi, vice Presidente Nazionale dell’A.N.V.M. (Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate).
La nostra presenza è stata particolarmente notata essendo stata oggetto di numerose fotografie ed interviste da vari organi di stampa, tra le quali ricordiamo una troupe de La7 ed una giornalista (musulmana) di un’agenzia di stampa turca.
La Manifestazione, iniziata a Piazza della Repubblica, che si è svolta in modo gioioso con canti, slogan e rulli di tamburo, si è conclusa, sotto la pioggia, a piazza San Giovanni in Laterano.
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